Spesso mi chiedete informazioni sul testamento e le sue forme. Ecco le risposte alle vostre domande.
Chi può fare testamento?
Può fare testamento chi abbia compiuto 18 anni e non sia interdetto o privo della capacità d’intendere e di volere nel momento della stesura dell’atto.
Chi può esserne destinatario?
Per essere destinatari di un testamento altrui occorre, a pena di nullità, non essere in alcune posizioni dalle quali deriva quello che si definisce uno “stato d’incapacità giuridica relativa”: il notaio o altro pubblico ufficiale che abbia ricevuto il testamento pubblico o segreto; il tutore o il protutore, ossia figure che non possono, nemmeno per interposta persona, ricevere da questo lasciti, senza ingenerare il sospetto che abbiano condizionato a proprio favore il testatore in forza della funzione svolta.
Cos’è la “quota di legittima”?
Una parte del tuo patrimonio dovrà essere devoluta ai tuoi familiari più stretti, cosiddetti “legittimari”: coniuge, figli e, in assenza di questi ultimi, gli ascendenti (i genitori) o i fratelli e sorelle.
Questo anche se non hai lasciato testamento, in quanto la “legittima” serve per tutelare coloro i quali hanno avuto un ruolo (si presume) importante nella tua vita garantendo loro una parte del tuo patrimonio.
La parte di patrimonio non compresa nella quota di legittima è detta quota disponibile; di tale quota il testatore può liberamente disporre.
A quanto ammonta la “legittima”?
Se il coniuge concorre con i figli, l’eredità si devolve:
- nell’ipotesi di un solo figlio: per metà al coniuge e per metà all’unico figlio;
- nell’ipotesi di due o più figli: per un terzo al coniuge e per due terzi ai figli (fra loro in parti uguali).
In assenza di figli, il coniuge concorre con gli altri eredi legittimi nel seguente modo: il coniuge ha diritto ai due terzi dell’eredità e gli ascendenti, o i fratelli e sorelle, hanno diritto alla restante parte dell’eredità; in ogni caso, gli ascendenti hanno diritto a un quarto dell’eredità.
Un testamento che non rispetta la quota di legittima è ugualmente valido ed efficace, fino a che non venga impugnato dai legittimari.
L’azione spettante ai legittimari lesi nella quota loro riservata è chiamata azione di riduzione.
Quanti tipi di testamento esistono?
1) il testamento olografo: secondo l’art. 603 del Codice Civile è il testamento scritto per intero, datato e sottoscritto di mano dal testatore.
La validità del testamento olografo richiede la sussistenza di tre elementi: olografia (scrittura da parte del testatore), data e sottoscrizione.
2) il testamento pubblico: secondo l’art 603 del Codice Civile è il testamento ricevuto dal notaio in presenza di due testimoni.
È un atto pubblico: ciò significa che, secondo quanto previsto dall’art. 2700 del Codice Civile, fa piena prova fino a querela di falso della sua provenienza dal pubblico ufficiale che lo ha redatto, e di quanto il notaio attesta esser stato fatto o detto in sua presenza.
È nullo quando manca la forma scritta e notarile, quando manca la sottoscrizione del professionista e del testatore.
Per vizi minori sarà annullabile entro 5 anni dalla data di pubblicazione delle disposizioni testamentarie.
3) il testamento segreto: secondo l’art. 604 del Codice Civile è un atto redatto dal testatore e consegnato al notaio che lo sigilla in busta chiusa. Il notaio redige e consegna al testatore un verbale di restituzione, potendo questi decidere in ogni momento di ritirare la scheda testamentaria.
Il testamento segreto è nullo quando manca la forma scritta anche dell’atto di ricevimento, oltre alle mancate sottoscrizioni del notaio e del testatore.
Anche in questo caso altri vizi di forma rendono l’atto annullabile, da farsi valere entro 5 anni dalla data di esecuzione delle disposizioni testamentarie.
Cosa succede se ci sono più testamenti dello stesso soggetto?
Il testamento successivo prevale sempre sul precedente a prescindere dalla forma adottata.
Cosa sono i testamenti speciali?
Ai testamenti speciali si ricorre in via straordinaria, quando per ragioni eccezionali non è possibile redigere un testamento ordinario. Per questo le formalità adottate sono semplificate e l’atto diventa inefficace dopo tre mesi dalla cessazione delle condizioni eccezionali che hanno richiesto una simile forma di testamento, identificate dal codice civile nelle ipotesi di malattia contagiosa, calamità naturale, infortunio, viaggio in nave o a bordo di un aereo, di militari e persone al seguito delle forze armate dello Stato.
Cosa succede se non ho parenti e non faccio testamento?
In caso di assenza di parenti entro il sesto grado, il tuo intero patrimonio andrà allo Stato.